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[off topic] Un altro me - Poesie nel cassetto dell'adolescenza | 1995 -2000

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Non sei fregato veramente finché hai da parte una buona storia, e qualcuno a cui raccontarla. (A. Baricco) Premessa alla seconda edizione   Sono passati quasi dieci anni dalla prima edizione, nell’ottobre 2011, di questa raccolta e venti dall’ultima poesia che scrissi da adolescente, quel 22 marzo del 2000 quando “La melodia di una fisarmonica triste mi ha accompagnato alla stazione”.  In questo ventennio ho raddoppiato la mia età, mi sono laureato, ho cominciato a lavorare, ho viaggiato, sono diventato adulto e ho trovato una compagna di vita e una nuova passione: il tennis, a cui ho dedicato un blog con l’idea di raccontare storie, luoghi e persone legate a questo incredibile e diabolico gioco. Ho capito nel tempo che di “altri me” ce ne sono tanti, ma è sempre confortante ritrovare il me dell’adolescenza in queste poesie che per la prima edizione avevo recuperato da un cassetto e trascritto fedelmente.  Un ringraziamento speciale va sempre ad Alessia, che continua a vedere sem

[off topic] Belle of Lincoln - Straight Whiskey from Lynchburg Tennesse.

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È il 9 maggio 1989 quando l'impiegato delle poste di Lynchburg, Tennessee, imprime il timbro postale sui quattro francobolli di una busta destinata a Ernesto Milani a Gallarate, Varese. Qualche giorno dopo la busta arriva a destinazione. In Italia è primavera inoltrata, è l'anno dell'Inter dei record, quella di Aldo Serena capocannoniere grazie ai cross dell'ultimo vero terzino sinistro nerazzurro, Andreas Brehme. All'epoca il figlio di Ernesto non aveva ancora compiuto 9 anni, ma già era incuriosito da quel padre collezionista di tracce di passato, storico dell'emigrazione e ricercatore per passione. Già da qualche mese aveva coinvolto il figlio a collezionare etichette di bottiglie. Ogni collezione, a suo modo, è curiosa. Ma fin da piccolo il figlio aveva capito che collezionare significa andare in cerca delle storie di persone, aziende o nazioni legate agli oggetti raccolti. Del resto gli oggetti non sono altro che una componente di una narrazione in

[off topic] Guida, poco pratica, al cimitero di Père Lachaise.

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Iris, la divina messaggera di Era e Zeus, veniva rappresentata nell'antica Grecia come una fanciulla veloce come il vento e dalle ali screziate. Portava ordini e messaggi dall'Olimpo sulla terra e si dice che tracciasse una scia di sette colori nel cielo: l'arcobaleno.  ... Κατά τον δαίμονα εαυτού... La metro a Père Lachaise a Parigi A maggio gli iris fioriscono tra le tombe, colorando di celeste un'atmosfera fatta di alberi che sovrastano i viali lastricati. Le lapidi e le cappelle funebri, ricoperte di muschi, arrugginite e storte dal tempo sono tanto vicine da comporre un unico organismo crepuscolare e romantico che ti accoglie sussurrando e ti guida nel ventre dei sogni nel cimitero di Père Lachiase a Parigi. Iris tra le lapidi a Père Lachaise Entri guardando la cartina per individuare le tombe di Chopin, Balzac, Lafontaine, Géricault... Entri pensando di visitare un cimitero monumentale. Ma poi ti accorgi che Père Lachaise non è altro che un

[off topic] Il record palindromico e la vertigine dissacrante della rimozione del limite.

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616 . Lo leggi da sinistra a destra e viceversa. Un numero palindromo, che ora indica la misura del nuovo record del mondo di salto in alto raggiunto dal francese Reanud Lavillenie. Il record di Renaud Lavillenie a Donetsk, 15/02/14 Premetto che non so nulla di questo giovane atleta transalpino né mi interesso di atletica e nemmeno vado a cercarmi notizie sui libri dei record. Come al solito però queste occasioni mi portano a riflettere sul senso del primato legato al gesto sportivo e non solo. E penso come sempre al lavoro enorme di preparazione fisica e mentale che l'uomo investe per raggiungere un limite. Sia esso sportivo, scientifico o di qualsiasi altro ambito umano. E cos'è questo limite se non il desiderio di uscire dalla media, di dimostrare che esso è sempre raggiungibile e superabile attraverso il lavoro, la dedizione e la determinazione. Il limite è solo un traguardo intermedio per quello che viene dopo. Un modo per esplorare altro durante il ra

[off topic] Zis rod finiss hiar.

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"Zis rod finiss hiar". La pelle del volto spessa, i capelli arruffati, contrastano con il sorriso solare di quest'uomo in canottiera che si è alzato da tavola per dare indicazioni a questi due forestieri persi sulle pendici del monte Itamos, nel parco di Dragoudelis. Si affaccia al finestrino appoggiandosi alla portiera con le braccia forti e le mani grosse, spiegandoci in un inglese simpaticamente approssimativo come tornare sulla strada giusta. Siamo al centro della penisola di Sithonia, in Grecia, qui ci sono solo strade sterrate che segnano come le dita di una mano un paesaggio apparecchiato dagli dèi per stupire gli esploratori: un tappeto d'erba secca, talmente secca da sembrare quasi mai stata verde. Ulivi argentei e arbusti spinosi di ruggine a fare da corde vocali al vento, insieme a pietrisco e rocce che si contendono lo spazio con le radici in cerca d'acqua. Il cielo è azzurro intenso, e il silenzio è ancora più azzurro; mentre il sole ti preme

[off topic] Una vita in piedi.

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"Pronto, ciao zio, come stai?" - "Sto in piedi". Lo zio Nani stava sempre in piedi. Si sedeva solo per mangiare o per intarsiare il legno, creando splendidi cofanetti portagioie, e per lavorare ai modellini delle navi. Come quello dell'Amerigo Vespucci o della Santa Maria. Oggetti di impressionante precisione artistica che regalava a tutti. Genovese, ma contrariamente a quello che si dice dei genovesi, un uomo di una generosità straordinaria, così come sua moglie, la mitica zia Antonietta. "Due cani si litigano un osso. Uno è milanese, l'altro è di Genova. Il milanese alla fine si prende l'osso e tenendolo stretto fra i denti guarda l'altro soddisfatto. E quello, tranquillo, gli fa - Di dove sei ? - . - Mi sun de Milàn - risponde, facendo cadere l'osso per pronunciare la "a" aperta. Tosto il genovese si prende l'osso e ora è lui a guardare l'altro con aria di sfida. - E tu di dove sei? - . - Mi son de Zena - risponde a d

[off topic] In canoa in Canada, dentro l'adolescenza.

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Remare per dieci ore al giorno; trasportare sulle spalle canoe e bagagli da un lago all'altro in mezzo a foreste di conifere; raccogliersi accanto al fuoco alla sera e raccontarsi storie dai rispettivi Paesi di origine; abbracciare con lo sguardo e la mente la via lattea, ascoltando i richiami misteriosi delle strolaghe . Respirare la natura e ascoltare se stessi. Spingere una canoa nell'acqua per raggiungere una meta segnata su una mappa. Una mappa di carta.  Questo è quello che è accaduto in quindici giorni di canoa nel suggestivo comprensorio del lago Temagami (Ontario) in compagnia di altri undici giovani viaggiatori da tutto il mondo, nell'agosto del 1997. Qualche anno prima, nel 1993, incoraggiato dai miei genitori decido di trascorr ere delle vacanze “diverse” e mi avventuro in un “summer camp” nell'Ontario settentrionale. Camp Wabikon (White Flower nella lingua dei nativi) è una colonia estiva per ragazzi sulle sponde del lago Temagami (Deep Blue

[off topic] Da Levanto alla Lunigiana: terra e mare tra panigacci, alici e sapore mediterraneo.

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Ci sono luoghi dove terra e mare lottano sul confine. Dove la gente ha lo sguardo fiero e il carattere forte. Dove i colori ti abbagliano e i paesaggi sono tanto prepotenti da prendersi gioco dei tuoi occhi, al punto di non sapere più come guardarli per vederli tutti. E così, per una settimana, la mia compagna ed io ci siamo immersi in un mondo fatto di sapori e colori forti, di profumi assordanti e di suoni affascinanti. Con base in un agriturismo in Val di Vara (Loc. Stadomelli), abbiamo scoperto la costa che da Levanto attraverso le Cinque Terre si snoda fino a Porto Venere, Lerici e oltre fino alla Val di Magra, sfiorando infine la Lunigiana. Una costa fatta di salite e curve in mezzo alla macchia mediterranea. Una costa che si schianta sul mare all'improvviso, regalando viste e scorci indimenticabili o che si annida nelle valli dell'entroterra in un garbuglio tortuoso di terreni incontaminati. E tra mare cobalto, impervie valli e foreste, abbiamo trovato una cuci